da un’idea originale di Marcello Moscara
Fili di Parole di Valentina d’Andrea
allestimenti Maurizio Buttazzo
Lungo gli ultimi chilometri della Via Francigena un asino di nome Bartolo e il suo fedele compagno Martino guidano una compagnia di artisti lungo le strade che portano fino a Finibus Terrae, là dove i pellegrini si imbarcavano per la terra Santa.
Sotto una luce calda ed accecante, un fotografo, due musicisti, due registi, ed un poeta attraversano il Salento facendo incontri tra il previsto e l’imprevisto, sentendo ogni singolo passo conquistare ogni metro di terra.
Cosa si può scoprire viaggiando nella dimensione del camminare, ognuno con la sua personale ispirazione e con il suo modo di esprimersi?
E tutto questo seguendo un Asino simbolo di sapere ed ignoranza nello stesso tempo?
Un nuovo modo di vivere e far rinascere il territorio, una magia tra il sacro ed il profano, tra la distruzione e la meraviglia tra lo stupore e la rassegnazione, scoprire uscendo da un fitto bosco di Quercie una ciminiera di una centrale a Carbone, o attraversare spettrali distese di Ulivi bruciati dalla xilella, ma comunque sentire la terra che vibra sotto i piedi, comunque continuare a camminare, a scoprire a respirare a fotografare, a suonare, a scrivere, a seminare.