Da mercoledì 21 si aprono al pubblico gli altri archivi compresi nel percorso di Visioni del Sud, a partire dal lavoro inedito Erotico Erotico, un omaggio a Antonio Carmelo Erotico, fotografo di Frigidaire la rivista culturale italiana di fumetti, rubriche, inchieste giornalistiche, musica che ha pubblicato autori italiani e stranieri innovativi, tra cui Andrea Pazienza, Tanino Liberatore e Massimo Mattioli, e sulla quale hanno esordito famosi personaggi dei fumetti come Zanardi o Ranxerox. Visioni del Sud si propone di esplorare il percorso artistico di Antonio Carmelo Erotico e in particolare la sua produzione legata ai nudi e all’erotismo, immagini poi diventate le iconiche copertine di Frigidaire, per dare vita a un progetto espositivo capace di rileggere a distanza di tempo la sua ricerca. In Erotico Erotico, curata da Malì Erotico e da Maurizio Buttazzo, le fotografie diventano una preziosa testimonianza delle istanze e della cultura underground che percorrevano l’Italia a cavallo tra gli Anni Ottanta e Novanta. Il ritratto di una generazione, colta da un artista dissacrante e provocatorio.
Sempre sul tema ‘Corpi’ si innestano le immagini di Lisetta e gli altri, una recente intervista di Paolo Pisanelli a Lisetta Carmi. Nella video installazione la voce della fotografa, tra i massimi interpreti della fotografia sociale nella seconda metà del Novecento, si alterna al racconto visivo dei suoi scatti. Tra le prime autrici ad occuparsi in maniera radicale di identità di genere, peraltro in un periodo estremamente ostile. Quando nel 1972 le sue foto vengono raccolte in un libro pubblicato dalla casa editrice Essedì di Roma, le librerie si rifiutano di esporlo. Carmi aveva iniziato a fotografare i transessuali a Genova nel 1965 e prosegue per sette anni fino alla pubblicazione di un lavoro, “I Travestiti”, destinato a diventare un documento fondamentale nella storia della fotografia italiana. Il mondo di Lisetta è stato realizzato grazie alla collaborazione con Giovanni Battista Martini, curatore dell’Archivio Lisetta Carmi, con Kunstschau e RTI Theutra Oasimed (Lecce) e Arte Contemporanea Picena (Ascoli Piceno).
In continuità con il lavoro di Carmi, trovano spazio in Visioni del Sud anche produzioni di giovani autori e autrici che esplorano il tema dell’identità di genere e della non omologazione, come in Marsico - Down the Street, progetto fotografico di Andrea Ciccarese, che ha documentato la quotidianità della famiglia Marsico, una delle più antiche famiglie di giostrai del Salento. Il percorso continua con Gender Project, progetto fotografico e ‘politico’ di Veronique Charlotte, a cura di Festival Persona e di Cinema del reale, raccolta di oltre 100 ritratti che indaga i temi della fluidità e del genere, e la videoinstallazione Ekdysis, di Niya B, artista transfemminista, che lavora alle intersezioni tra arte visiva e performance esplorando temi legati all’ecologia, alle politiche (trans)generi e all’equità nella salute mentale. L’installazione è frutto della collaborazione tra Domus e Lo.ft.
Visioni del Sud comprende anche Affacci, di Vincenzo d’Alba, che a seguito di una residenza condotta nel Castello ha riletto i messaggi metaforici e antropologici contenuti nelle facce e nei volti scolpiti sulle pietre del maniero dandone una lettura contemporanea attraverso un’installazione realizzata in collaborazione con Sprech. Si prosegue con Riforesta, un progetto fotografico di Basilio Puglia, che ha raccontato l’esperienza di Manu Manu Riforesta, gruppo di attivisti che lavora per riportare in vita l’antico ‘Bosco Belvedere’, mentre i roghi e xylella rappresentano nel Salento delle vere emergenze sociali e culturali. Il tema del paesaggio torna nel lavoro fotografico di Sara Scanderebech, dal titolo La Planéte Sauvage, a cura di Rosita Ronzini frutto di una collaborazione con Avant Festival, uno sguardo intimo dentro i colori e sui corpi del Sud, un invito ad esplorare un microcosmo dove piante, animali sono abitanti di un pianeta sconosciuto. Fotografia e scultura sono in dialogo in Leggere attentamente il foglietto illustrativo, un percorso per immagini e ceramiche create dagli ospiti della Casa per la Vita Artemide di Racale, guidati dall’artista e ceramista Giorgio di Palma. Nel percorso, oltre alle opere audiovisive, non mancano esperienze laboratoriali e archivi che lavorano sul work in progress come L’erbario nel borgo di Elena Campa, stamperia pubblica per la creazione di un ‘archivio di forme vegetali’, e la Stamperia Nomade di Giancarlo Nunziato, per la costruzione di un archivio ambulante di volti e ritratti.
Le mostre sono aperte tutti i giorni.
Orari: 10-13; 16-20.
Per info e prenotazioni
351.9137972; 0836.471008