Roberto Angelini inizia a suonare fin da piccolo, grazie agli insegnamenti tramandatigli dal suo patrigno Vittorio Camardese, chitarrista swing autodidatta ritenuto uno dei precursori del tapping. Scrive e suona spaziando dal jazz, al rock, addirittura all’heavy metal e nel 1999 la Virgin gli offre un contratto che porta all’uscita del suo primo album “Il Sig. Domani” (prodotto da Daniele Sinigallia) e alla partecipazione a Sanremo con la canzone omonima nella categoria giovani, dove vince il premio della critica “Mia Martini”.
Roberto comincia a suonare in giro per l’Italia e apre i concerti di numerosi artisti tra i quali Jarabe De Palo, Max Gazzè, Tiromancino, Marina Rei, Carmen Consoli ed Elisa (con la quale collabora al disco “Then comes the sun”). Il tormentone dell’estate 2003 porta la sua firma: “Gattomatto”, primo singolo estratto dal disco “Angelini”, lo porta a partecipare all’Arena di Verona alla finale del Festivalbar e ottiene la nomination agli Italian Music Awards. Seguiranno altri due singoli di successo “La Gioia del Risveglio” e “12 anni”. Nel 2004 la Virgin pubblica “Ripropongo”, un Ep in cui Roberto reinterpreta alcune canzoni dell’ultimo disco in versione acustica e in quello stesso anno, insieme ai suoi amici musicisti, apre uno studio di registrazione a Roma e un’etichetta discografica “FioriRari”. Nel 2005, insieme al violinista Rodrigo D’Erasmo, pubblica “Pong Moon – sognando Nick Drake – “, un tributo al cantautore inglese. Per anni affianca Niccolò Fabi nei tour e in seguito diventa membro ufficiale della band di Propaganda Live. A fine 2020 anticipa l'uscita del suo quinto album da solista con il singolo "Incognita".