Inaugura con un percorso espositivo diffuso tra il Castello e il Borgo Volante di Corigliano d’Otranto la mostra “Viaggi nelle terre del rimorso - Immagini del tarantismo”, un progetto di Big Sur, OfficinaVisioni, Cinema del reale e Errata Corrige - sostenuto dall’Amministrazione Comunale di Corigliano d’Otranto e da Regione Puglia con il Polo Arti Cultura Turismo, con il patrocinio della Fondazione Notte della Taranta, in collaborazione con il Castello Volante, Coolclub e MultiserviceEco. L'inaugurazione itinerante è prevista per 11 luglio dalle ore 19.30.
I “Viaggi nelle terre del rimorso” ripercorrono, attraverso immagini fotografiche, documenti editoriali e riletture contemporanee, l’avventura della ricerca etno-antropologica con le storie delle donne e degli uomini che le hanno vissute. Nel progetto espositivo ritroveremo: le osservazioni del dottor Francesco De Raho che nel 1908 pubblica la sua tesi di laurea: “Il tarantolismo nella superstizione e nella scienza”; le immagini ‘mai viste’ dell’archivio di Franco Pinna, fotografo collaboratore nelle spedizioni scientifiche di Ernesto de Martino, i film di Gianfranco Mingozzi che, negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, al seguito dell’antropologo, svelano il Sud, l’universo contadino con i suoi misteri da indagare - radici ancestrali, suggestioni magiche, saperi – e con essi l’orizzonte della particolarità meridiana che sollecita l’interesse dei rotocalchi – con i reportage fotografici di Chiara Samugheo che per prima racconta del ragno, del “ballo del furore”, della possessione, delle “invasate”. In mostra anche le immagini della fotografa e artista visiva Alessia Rollo, che con il progetto Parallel Eyes ha avviato una ricerca personale sui rituali del Sud Italia dandone un’interpretazione contemporanea, operando una manipolazione digitale e analogica di foto e frame video e quelle di Motus che attraverso la pratica della copy-art e del collage ri-scrive immagini e parole del tarantismo in forma di poesia visiva.
«C’è bisogno di spiritualità, c’è bisogno di riti, rituali. A me piacciono quelli in cui ci si immerge in un pattern che si ripete quasi all’infinito. E ti lasci trasportare, in qualche modo sospendi il giudizio, il desiderio di comprendere. Entri in una sorta di ipnosi, questa musica si muove a spirale e ti tiene lì, con pochi semplici suoni e parole. Il corpo è lì presente, in quell’istante, in quel momento. Una ripetizione che ti riporta sempre punto è da capo, purificatrice, rituale, rigenerante. Rinasco, mi sento libero, torno bambino e sembra che la vita e il tempo si fermino. Si rimane lì sospesi, in qualche modo pensi che: non morirai».
Cosmo (Marco Jacopo Bianchi)
da ANTIPOP, film documentario di Jacopo Farina (2023)
Le parole di un cantante, la sua intima poetica, sanciscono il desiderio di un'altra dimensione del fare culturale, un'altra intensità, un altro guardare. Per essere “anti-pop” o per presagire un “nuovo pop” e tenersi al riparo dalla volgarizzazione, dalla sovraesposizione mediatica. Nelle esperienze del passato è custodito il segreto di una coralità capace di essere profondamente comunità, “borgo” d’intenti, nel reciproco accogliersi, per comprendere l’agire e dare valore alle vite, alla loro unicità, alla loro bellezza.
L’intento della mostra “Viaggi nelle Terre del Rimorso” è quello di tornare a ragionare sul Tarantismo, attraversando con lo sguardo della nostra contemporaneità il tempo delle ricerche che l’hanno svelato, portato alla luce; per ri-guardarlo, nella sua “purezza”, ripercorrendo il viaggio attraverso gli occhi dei testimoni che per primi l’hanno indagato. Occhi speciali di uomini e donne, artisti, scienziati, medici, studiosi, cronisti, fotografi, documentaristi. I loro archivi sono il giacimento, ancora vivo e parlante di un’esperienza a cui il nostro Salento ancora si riferisce, tentando le sue strategie di comunicazione e promozione territoriale.
La mostra è fatta di “spaginature” che dalla Sala della Tabaccaia, cuore del “Castello Volante”, ancora ferma nella sua antica integrità, si muoveranno in un itinerario di scoperta che attraverserà vicoli e corti del Borgo Volante di Corigliano d’Otranto, offrendo attraverso le immagini e gli immaginari del tarantismo una visione della complessità del fenomeno. La mostra e il ciclo di eventi che l’animeranno durante l’estate intendono sollecitare un interesse nuovo nei riguardi di una tradizione e una ritualità che appare oggi usurata da approcci di eccessiva spettacolarizzazione.
“Viaggi nelle terre del rimorso” diventa anche l’occasione per scoprire il Castello e il centro storico di uno dei borghi più affascinanti della Grecìa Salentina, isola linguistica ellenofona al centro del Salento. Tra le case a corte con le superstiti iscrizioni in greco, seguendo le tracce delle vecchie chiese ortodosse e riparandosi infine sotto la chioma della secolare Quercia Vallonea, si ritroveranno i caratteri peculiari dei paesi grecanici e dei suoi abitanti.
La sollecitazione, per tutti, è l’idea del riscatto, di un progresso tutto da inventare. Furono quelli, gli anni di una fondamentale stagione di riflessione e di rinascita: l’Italia, la complessità dei suoi equilibri territoriali, la sconfitta della Monarchia con le sue colpe nel non aver contrastato l’orrore del fascismo, i primi passi della Repubblica, la conquistata democrazia, il dovere di comprendere, capire, offrire strumenti per rompere la soggezione che piegava uomini e donne costretti, da tempo immemore, alla fatica, alla povertà e all’arretratezza.
Un sapere perduto, ormai lontano, in una contemporaneità votata all’individualismo, all’usura dei valori, alla superficialità. Allora, la proposta della mostra “Viaggi nelle terre del rimorso” è quella di rifare quel viaggio, di tornare sulle tracce di quell’esperienza, di riattraversare quel tempo perché siamo convinti che ripristinare il contatto con il passato può essere il passo necessario per ri-considerare e riappropriarci nel presente di quella straordinaria stagione di impegno e di ricerca.
La mostra si inserisce nel programma di Visioni del Sud, il percorso espositivo che nasce nell’ambito della Festa di Cinema del reale e ha l’obiettivo di sostenere la produzione artistica contemporanea attraverso la movimentazione di archivi storici o di recente formazione, trasformando da luglio a ottobre il Castello e il borgo di Corigliano d’Otranto in un cantiere delle arti visive e in un osservatorio sulle trasformazioni dei territori.
Il progetto è realizzato nell’ambito del Borgo Volante, un progetto del Comune di Corigliano d’Otranto sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo - Programma di azione e coesione complementare PON Cultura e sviluppo (FERS) 2014-2020 - Piano operativo cultura e turismo (FSC) 2014-2020 e del Fondo Cultura di Regione Puglia con il Polo Arti Cultura Turismo.
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Il programma
MOSTRA / Castello e Borgo Volante
H 19.30: INAUGURAZIONE MOSTRA “VIAGGI NELLE TERRE DEL RIMORSO” Sala Tabaccaia (Castello Volante)
H 20.15: PROCESSIONE MUSICALE NEL BORGO VOLANTE alla scoperta della mostra nel borgo, a cura di Alessandra De Luca
musica itinerante con Coro a Coro e con Giorgio Doveri (violino), Donatello Pisanello e Jannis Ferrari (organetto); monologhi di Claudio de Marco e Luigi dell'Anna, drag performance di Alister Victoria.
PROIEZIONI / Castello Volante
H 21.00: IMMAGINI DEL TARANTISMO
h 21.15: IL SIBILO LUNGO DELLA TARANTA di Paolo Pisanelli, 2005
FESTA
h 22.30: Esorcismi musicali - Dj set di Rachele Andrioli
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INFO
Mostra Castello Volante
dal Martedì alla Domenica 10:00 – 13:00 / 17:00 -21:00
ingresso 7 euro