a cura di Rosita Ronzini nell’ambito di AVANT Festival
La Planète Sauvage è un film di fantascienza animato per adulti del 1973 diretto da René Laloux e scritto da Laloux e Roland Topor. Il film era una coproduzione internazionale tra società francesi e cecoslovacche. La storia è allegorica, sugli umani che vivono su uno strano pianeta dominato da giganteschi alieni umanoidi che li considerano animali. Il lavoro fotografico, realizzato nell’ambito di AVANT, boutique festival con musica contemporanea live e attività culturali, si configura come un racconto della flora e della fauna del Salento, terra d’origine dell’artista Sara Scanderebech, che punta a ribaltare l’immaginario canonico visivo del Salento lontano dagli stereotipi commerciali a cui spesso questo territorio viene legato. L’installazione visiva e sonora pensata per lo spazio del Castello di Corigliano d’Otranto vede le immagini fotografiche declinarsi in diverse scale dimensionali tanto che la forma intera di ogni soggetto si perde ed emerge una fisionomia nuova e visionaria post-umana.
Sara Scanderebech
È nata a Nardò nel Salento. Si trasferisce a Milano per frequentare l’Accademia di Belle Arti di Brera. Dopo la laurea in Arti Visive ha lavorato come fotografa per la Galleria Carla Sozzani, nel 2019 è stata fotografa ufficiale del Padiglione Tedesco durante la Biennale di Venezia ed ha esposto alla Galleria Otto Zoo di Milano nella collettiva Savage.