(...) Fare piano, scivolare al lato della visione come lungo un muro può permetterci forse di osservare queste intime stanze multiformi, senza esserne toccati, attraversati, sezionati anche noi, che posiamo gli occhi su ciò che lì accade? Sembra di no. Le combinazioni cartacee di occhi, arti, alfabeti, di Santa ci osservano, ci sfiorano, ci chiedono qualcosa, utilizzandoci come medium per il loro discorso iniziato chissà quando, trasformando la visione in paesaggio-teatro di pulsioni, paure, desideri atavici. (...) Nella battaglia dei frammenti, che come un sussulto prendono lo spazio tra loro e noi, i giorni di un calendario senza tempo sembrano correre in una conta tenera e malinconica in cui sagome desideranti trattengono petali di pazienza, vertebre arboree disseminate, fermate giusto per un soffio, sulla linea di un profilo, prima che un niente possa portarle lontano.
Gioia Perrone
Santa Scioscio è nata a Minervino Murge (Bt) il 18 settembre 1976, vive e lavora a Lecce. Dal 2010 è docente di storia del costume, di fashion design e stile presso la Calcagnile Academy di Lecce. Ha partecipato con le sue opere a "Pe(n)sa differente - Festival dell’espressione creativa e della bellezza autentica", al festival "I Teatri della Cupa" alla festa del Cinema del Reale. Attiva nell'ambito della Fiber Art ha realizzato installazioni e libri d'artista dedicati alla scrittrice Rina Durante, all'opera di Hetty Hillesum e del cantautore Franco Battiato. Nel 2018 ha pubblicato per le edizioni di Spagine il libro "Mi Abito, Ci Abito – Lo spazio del sé, lo spazio per sé".